Cari Confratelli e Consorelle
Desideriamo esprimere il più vivo e sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito, con la loro presenza e lavoro Fede a rendere il “Giubileo delle Confraternite Svizzere”, tenutosi a Lugano l’11 e 12 ottobre 2025, un evento di straordinaria bellezza e spiritualità.
È stato per noi motivo di grande gioia ospitare confraternite provenienti da ogni angolo della Svizzera in questo storico raduno, voluto per celebrare l’Anno Santo e rafforzare i legami di fraternità e collaborazione tra i sodalizi cattolici. L’evento, introdotto con la solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di San Lorenzo sotto la presidenza del Vescovo Alain de Raemy, e proseguito con la processione che ha animato il cuore di Lugano, ha offerto momenti profondi di preghiera, comunione e testimonianza
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Il vostro entusiasmo e la vostra partecipazione hanno dato vigore alla convinzione che le confraternite non siano solo custodi di tradizioni, ma attori vivi nella Chiesa e nella società: realtà che animano le comunità parrocchiali, sostengono con opere di carità, promuovono la coesione sociale e testimoniano la fraternità cristiana nel mondo contemporaneo.
La Confraternita di San Carlo Borromeo desidera inoltre ringraziare in modo particolare:
gli organizzatori e il comitato promotore del Giubileo, per l’impegno logístico e spirituale
il Vescovo e il Clero che hanno presieduto le celebrazioni liturgiche
le autorità civili che hanno sostenuto e collaborato all’evento
i confratelli, le consorelle e i volontari che, con dedizione e sacrificio, hanno assicurato il buon svolgimento di ogni momento
tutti i partecipanti, che hanno portato con sé le loro esperienze, le loro preghiere, la loro amicizia
Il successo di questi giorni conferma che, nonostante le sfide del nostro tempo, la vita confraternale resta fermento di rinnovamento, testimonianza e servizio. La memoria del Giubileo rimarrà scolpita nel cuore di Lugano, e ci sprona a guardare al futuro con speranza, a continuare a collaborare con fiducia, a coltivare la fraternità e a essere testimoni credibili della carità.
Invitiamo ciascuno a serbare nel proprio cuore le grazie ricevute e a rafforzare il cammino comune nelle proprie comunità. Ci sentiamo ancor più uniti, ispirati a seguire l’esempio di San Carlo Borromeo, “umile ed evangelico pastore”, nella fedeltà al Vangelo e nella cura dei più poveri e dei sofferenti.
Con profonda riconoscenza e affetto confraterno