MIRACOLI DI SAN CARLO

EX VOTO

I miracoli di San Carlo Borromeo dopo la morte: fede, devozione e segni tangibili della grazia

San Carlo Borromeo (1538–1584), arcivescovo di Milano e figura chiave della Controriforma, è venerato non solo per la sua opera pastorale e riformatrice, ma anche per i numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione, specialmente dopo la sua morte. Il culto che si è sviluppato attorno alla sua figura ha radici profonde nella tradizione popolare e nella documentazione storica, che testimonia una vasta gamma di eventi ritenuti prodigiosi.

Miracoli post mortem e canonizzazione

Dopo la morte di San Carlo, avvenuta il 3 novembre 1584, si diffusero rapidamente notizie di guarigioni straordinarie, liberazioni da mali inspiegabili e conversioni improvvise attribuite alla sua intercessione. Questi eventi vennero raccolti e documentati nei processi di beatificazione e canonizzazione, avvenuta nel 1610 ad opera di papa Paolo V.

Tra i miracoli più noti vi sono le guarigioni inspiegabili di malati terminali, la protezione miracolosa di interi villaggi da epidemie e carestie, nonché apparizioni del santo a fedeli in preghiera. Uno dei casi più emblematici è quello della guarigione della marchesa Margherita d’Este, la quale, afflitta da una malattia che la medicina dell’epoca non riusciva a curare, fu sanata dopo aver pregato intensamente davanti al sepolcro del santo nel Duomo di Milano. Il suo caso, attentamente documentato, fu inserito negli atti ufficiali presentati alla Congregazione per le Cause dei Santi.

Il culto popolare e gli ex voto

Nel corso dei secoli, il popolo ha manifestato la propria gratitudine per le grazie ricevute attraverso la pratica degli ex voto, oggetti o tavolette votive che testimoniano l’intervento celeste in situazioni di difficoltà, pericolo o malattia. Tali oggetti, spesso accompagnati da brevi descrizioni e date, rappresentano una forma di preghiera visiva e un segno di riconoscenza pubblica.

La rinascita di una tradizione a Lugano

Dal 2018, presso la Chiesa e Confraternita di San Carlo Borromeo a Lugano, è stata ripresa l’antica usanza di offrire ex voto in segno di ringraziamento per le grazie ricevute attraverso l’intercessione del santo. Questi segni di devozione vengono apposti nella cappella dedicata a San Carlo, restituendo così vitalità a una tradizione che unisce fede personale e testimonianza comunitaria.

Coloro che desiderano offrire un ex voto o saperne di più su questa pratica possono rivolgersi direttamente al Priore della Confraternita, che sarà lieto di accogliere chiunque voglia condividere la propria storia di fede o richiedere una preghiera particolare.


San Carlo Borromeo continua ancora oggi ad essere una figura viva nella devozione cristiana, esempio di carità e guida spirituale, che intercede per i fedeli con segni che, da secoli, nutrono la speranza e la riconoscenza del popolo.

Per approfondimenti sui miracoli e le grazie di San Carlo consigliamo la lettura del volume 

SOTTO LA PROTECIONE DEL GLORIOSO SANTO CARLO BORROMEO – Davide Adamoli